Old Dark Fired - Mac Baren HH
Finalmente disponibile in Italia un flake pressato a caldo, come da tradizione inglese, di Kentucky curato a fuoco e Virginia flue cured ( curato ad aria indotta). La pressatura a caldo fa sì che il vapore penetri nelle fibre per unire e compattare i due tabacchi. Ciò comporta un' esperienza di fumo definita "audace", profonda e soddisfacente.
Sulle vecchie confezioni non si parlava di Kentucky ma di Burley curato a fuoco; probabilmente la cura a fuoco di questo tabacco fa sì che si possa considerare Kentucky ma la questione è da tempo controversa. Ci limiteremo, come sempre, a capire se è buono e che esperienza di fumata offre. Piuttosto che arrovellarci a capire da cosa è composto.
I profumi all' apertura sono intensi, terrosi, con punte di torrefazione, legno bruciato e acidità. Più debolmente cacao, frutta matura e legno.
L'umidità sembrerebbe media/elevata ma ciò non pregiudicherà la fumata. Sia che lo fumate intero, semintero o sbriciolato, questo tabacco brucerà benissimo e produrrà una cenere fine e bianca.
La fumata è da subito appagante, il fumo in bocca è denso e morbido; ciò provoca una certa golosità nell' approccio. Consiglio comunque di fumarlo piano per gustare al meglio le sfumature e diluire la forza nicotinica che si attesta comunque come media. La fumata ha sempre un buon corpo, i sapori inizieranno ad intensificare da metà fornello per poi rimanere pressoché tali e quali fino alla fine. L'evoluzione non mi è sembrata quindi elevata; nelle pipe dal fornello alto aumenta leggermente e l'esperienza pare acquisire più forma. In ogni caso la fumata mi rusulta sempre appagante e sufficientemente complessa: i sapori che si avvicendano vanno dal dolce (legno) all'acido (frutta matura) con equilibrio e morbidezza. E' ben avvertibile una componente legnosa affumicata ed un' altra più vegetale e aromatica che fa pensare alla pianta di liquirizia ma anche ad una Spezia quale la paprica affumicata. Anche degli accenni minerali si affacciano qua e là, sopratutto sul finire. L'esperienza di fumo è compatta e stimolante. La persistenza al termine non è elevata ma il gusto è nitido e la bocca rimane piacevolmente pulita.
Conclusioni:
Mi aspettavo un tabacco più full come sapori e forte come nicotina; per fortuna ho trovato invece un bilanciamento perfetto. L'ho fumato piacevolmente al mattino dopo il caffè come prima o dopo i pasti, non mi ha dato mai problemi. Per la sera ho sempre preferito altro, prediligendo in quel frangente tabacchi più complessi e diversificati. Ritengo che questo ODF sia un tabacco assolutamente promosso; affidabile e non stucchevole, da ricomprare e fumare spesso. Un plauso speciale va ai profumi, molto più accesi e intensi rispetto ai sapori e alla combustione sempre ottimale. E' un ingresso notevole tra i tabacchi reperibili in Italia, soprattutto in un contesto di eventuale mancanza di alcuni Samuel Gawith che potrebbero essere suoi diretti competitor. Mi riferisco al 1792 flake con cui ha, secondo me, alcuni punti in comune ma anche ovvie differenze. La forza nicotinica è più elevata come anche l'intensità aromatica e stravaganza che la fava di tonka gli conferisce. Anche il Brown Unscented di G. Hoggarth ne è un degno rivale; si assomigliano nel corpo e nella forza, differiscono invece nei sapori, mancando completamente nel BU la componente affumicata. Qualche caratteristica in comune l'ho riscontrata anche con il, a mio gusto eccellente, Scottish Flake di Robert McConnell. Da provare.
Già il fatto che venga naturale la comparazione con i Virginia pressati a caldo Inglesi significa che questo old dark fired è un tabacco riuscitissimo. C' è dietro un bel lavoro e un' intenzione chiara di fornire un tabacco di assoluta qualità. La mia valutazione numerica è otto ( mezzo voto in più rispetto a quella che ho dato nel video; frutto di ulteriori riflessioni) tenuti conto questi parametri:
Aspetto e profumo: 9
Caricamento e accensione: 9
Gestione della fumata: 9
Gusto: 7
Complessità / evoluzione: 6
Rotondità/equilibrio: 7
Appagamento: 8
Valutazione totale: 8
Bravo Moreno, concordo su tutto, anche sui paragoni con altre miscele simili. Lo Scottish flake di Mc Connell non mi ricordo se l'ho mai fumato, mi sa di no, in ogni caso altra vale la pena dargli una chance.
RispondiEliminaTi ringrazio Davide! Lo Scottish flake è Consigliatissimo
EliminaOttima recensione
RispondiEliminaGrazie sconosciuto!
EliminaCiao Moreno!
RispondiEliminaSempre molto belle queste schede degustativa scritte.
Le apprezzo molto perché mi danno modo di confrontare le tue impressioni, sensazioni, con le mie. Tengo anch'io un "diario", dove descrivo i vari tabacchi che via,via, mi va di provare.
Ciao alla prossima ��
Grazie Ivano! Piace anche a me scriverle. Ci vorrebbe solo un po' di tempo in più da dedicare anche al blog
EliminaCiao Moreno seguo da tempo i tuoi video e a volte accendo la mia pipa e fumo guardandoti. Ti faccio tre domane che non centrano niente con il tabacco :
RispondiEliminaTu fai il taxista e a volte fumi nel taxi, ma quando salgono i viaggiatori non sentono l'aroma del tabacco ?
So che tu suoni in un gruppo come suonavo io una volta se tu dovessi scegliere fre la pipa e la musica cosa sceglieresti ?
Infine dove è finito il tuo amico Lorenzo di pipa&tabacco ?
Ciao
EliminaOvviamente fumo solo quando so che non dovrò portare nessuno e non prima di una sanificazione e arieggiamento del veicolo.
La musica è un'altra mia grande passione, suono la batteria da più di 20 anni e ascolto musica da ancora prima.. Non trovo nessuna ragione per dover scegliere tra le due, semplicemente le faccio anche in contemporanea!
Lorenzo sta bene, ogni tanto lo sento. Semplicemente sta facendo altre cose.
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RispondiEliminaCiao Moreno, da in paio di mesi sono dedito all'arte del fumo lento. La pipa mi ha letteralmente sedotto. I tuoi video trasmettono una grande passione e sono preziosi per i neofiti come me. A proposito, che pipa, o pipe, (marca, artigiani, shape) consigli a chi come me sta iniziando ? Grazie
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