Tabacchi Schurch - Sob, 128 & 146



Schurch SOB Torina

Partiamo, per questa analisi di tre miscele del produttore Svizzero Hans Schurch, dalla più classica, se non altro per le componenti utilizzate. Virginia, Latakia, Orientali più un pizzico di perique quindi per lo Schurch SOB. Colore che tende al bruno/rosso per arrivare al nero cangiante del Latakia. Profumo immediatamente percepibile come morbido e dolce; anche il torbato del latakia non è mai pungente o prevaricante. L'unione di virginia e orientali si annuncia con sentori di legni speziati. Il taglio è un ribbon grezzo: foglie più spesse si alternano con altre sottili e delicate, il virginia si presenta filamentoso. Appena aperta la tin il tabacco si mostra leggermente umido,non bagnato. Nella versione sfuso ho notato invece meno umidità. Consiglio, prima del caricamento, una passata tra le dita per aprirlo e così arieggiarlo per cinque minuti.

In fumata sorprende per l'immediata morbidezza dei sapori, da subito equilibrati e intensi. Inizialmente dolci, legnosi (cedro) e anche vagamente speziati. I primi minuti mi sorprendono così, lasciando il latakia un partecipante fondamentale ma discreto. Quando la fumata entra in regime l'unione dei tre elementi è pressoché perfetta. Incenso e torba prendono il loro posto; il corpo inizia a diventare medio, il sapore risulta gustoso e vivace, l'equilibrio e la morbidezza sono sorprendenti. L'evoluzione si traduce sostanzialmente in un ritorno, a circa metà fornello, dei virginia e orientali come protagonisti: per molti piacevoli minuti mi accompagnano a sondare una dolcezza  strutturata e speziata. Non mi sembrano dei virginia di qualità Gold, quindi non solamente dolci/mielosi e vegetali ma anche rossi e maturi; ogni tanto risultano agrumati e vanno a sposarsi benissimo con gli orientali che qui sento grassi, corposi, ben legati con un latakia anch'esso dolce e a volte fruttato, altre più deciso e torbato. Al termine della fumata si arriva piacevolmente a sentori più terrosi, anche di tostatura/caffè e malto.


Schurch 128 Onyx

Terminata la piacevole e rassicurante fumata di Sob, lenta e mediamente meditativa, vi verrà naturale volerne ancora di simile bontà...ed è a questo punto che vi consiglio lo Schurch 128! Virginia, latakia e perique. Per un tocco di stravaganza e conseguente sapore, noterete che nella composizione mancano gli orientali. Al loro posto un profumato, intenso, pungente perique. Presente nelle giuste quantità.

 La fumata partirà esattamente dove avrete lasciato che il Sob finisse. Quindi con sapori intensi di torba e caffè, mai mancherà la dolcezza e la struttura dei virginia, anche qui legnosi e aromatici. Nel 128 troverete un'evoluzione secondo me maggiore, con più punte di sapore sparse nell'arco della fumata; troverete con stupore però la stessa morbidezza, la stessa compattezza di aromi in connubio perfetto. Brucia più lentamente, necessità più coinvolgimento contemplativo per essere assaporato e colto, ma la sua facilità di combustione e la presenza costante dei sapori vi saranno d'aiuto in questo magnifico viaggio. E' un tabacco a cui non si può rinunciare, è un consiglio sicuro, un' esperienza che non può mancare agli amanti delle miscele inglesi (EM) vecchio stile, quindi con sapori decisi/pieni, forza media e grande rotondità.

Schurch 146 Mogano

A questo punto, se ancora siete alla ricerca e se la tarda ora ve lo permette.. (perchè si sa che il fumatore di pipa ama dedicarsi la sera ad avvicendare i pensieri e le pipe...) arriva il momento per lo Schurch 146. Virginia, burley, orientali, latakia e foglie Avana; si avete letto bene, il buon sapiente e Svizzero Hans Schurch si è messo a ragionare e impastare anche con foglie tipicamente utilizzate per sigari Caraibici. Vi trovate così ora soli con una creature strana, con striature a tratti incomprensibili ma affascinante; che necessita di molte carezze per essere compresa ma che diventerà una compagna fidata. Forse non per tutti i momenti ma certamente per quelli speciali. Le foglie Avana qui presenti donano alla miscela un corpo deciso ed esotico, i virginia mitigano dei sapori che rischiano di sconcertare e anche sconcentrare. Il latakia, di simile qualità e intensità degli altri due tabacchi qui esaminati, è presente secondo me in quantità minore ma è capace di accendere la fumata nei momenti giusti, attestando anche qui una fantastica evoluzione dei sapori su di un corpo medio/alto e una forza che tende all'alto. La foglia avana si esprime anch'essa con sapori e aromi erbacei ma più accesi e pungenti rispetto al virginia; ben si mischia con un burley molto presente che ogni tanto rischia di appiattire. IL 146 è una miscela stravagante ma non tanto da potersi considerare disgiunta o slegata; anche qui il miracolo della complessità unita alla rotondità si compie.

Conclusioni:

Tutti e tre i voti, se mai ce ne fosse bisogno,sono per me dei nove. Non vi starei ad elencare le innumerevoli pipe in cui ho fumato i tre tabacchi; sicuramente meglio si sono espressi nei fornelli ampi. Quanto ho fumato questi tabacchi?
Tenete conto che per il 128 si tratta di 150 grammi solo negli ultimi mesi, di cui 100 sfusi e 50 in tin per cercare delle differenze che non ho riscontrato se non nell'umidità più alta per la Tin ma non eccessiva. Per il Sob si tratta di almeno 100 grammi ( anche in questo caso 50 sfusi e 50 in tin). Per il 146 solamente 50 sfusi. I rapporti miei con questi tabacchi si devono ancora evolvere ed affinare, sarà un vero piacere farlo data la bontà. Mi sento di consigliarli a tutti i fumatori esigenti.
 A chi cerca un esperienza completa e profonda consiglio di fumarli uno di seguito all'altro nell'ordine proposto in questo articolo: Sob, 128, 146; magari in fornelli medi per contenere la durata dell'esperienza, ma provateli in qualsiasi modo e forma vogliate.

Voti complessivi:

Aspetto: 7/10
Caricamento e accensione: 8/10
Conduzione: 8/10
Gusto e Soddisfazione: 10/10
Complessità: 9/10
Rotondità: 10/10

Voto complessivo (per SOB,128,146): 9

Sul canale YouTube trovate i video riguardanti questi tabacchi.


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